Descrizione
Tra aprile e maggio del 2024 a Riace Marina, e più precisamente a in località “Porto Forticchio”, il punto esatto in cui furono ritrovati, il 16 agosto 1972, i meravigliosi Bronzi di Riace, si è svolta una prima fase di ricerche in mare che ha avuto una durata di 32 giorni. Ed ora, grazie ai fondi della Regione Calabria, sembrerebbe dietro input del Ministero della Cultura a seguito del forte interessamento del sottosegretario di Stato Lucia Borgonzoni, le ricerche proseguiranno per ulteriori 4 mesi: è la prima volta che viene approvata una vasta campagna di prospezioni subacquee come questa.
Per questo motivo, la Capitaneria di Porto di Roccella Jonica ha emesso un’ordinanza, il 19 giugno 2024, tramite cui ha autorizzato l’interdizione nella zona di ogni attività di transito, navigazione e pesca.
I Calabresi, ma anche studiosi del calibro di Giuseppe Braghò, sono infatti convinti che proprio lì, nell’area in cui il giovane sub romano Stefano Mariottini, a 8 metri di profondità, individuò le due bellissime statue greche risalenti al V secolo a. C., sono nascosti ancora tantissimi tesori.
Tra le ipotesi effettuate ci sono quelle sul relitto di una nave sulla quale venivano trasportati i due Bronzi, ma anche su una terza opera o persino una quarta. Il motivo è molto semplice: secondo gli esperti del settore, i Bronzi non sono mai stati mossi dal posto in cui sono stati individuati. A dimostrazione di quanto appena detto, infatti, ci sono patine e incrostazioni e molte altre caratteristiche che dimostrerebbero che nella stessa zona da cui il mare le ha fatte emergere potrebbero riposare, anche a diversi metri sotto terra, più tesori archeologici.
Dopo 52 anni dal loro ritrovamento, che possiamo certamente definire epocale, sta per partire la prima vera vasta campagna di prospezioni subacquee e le aspettative di tutti, come è possibile immaginare, sono davvero grandissime.